in987-La-campagna-e-le-montagne-nel-portapenne-a-forma-di-margherita

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L’Italia celebrava la Festa della Repubblica a giugno. Quando la bandiera tricolore veniva spiegata al vento, le ombre verdi, bianche e rosse si riflettevano sul portapenne a margherita davanti alla finestra. In questo mese speciale che custodisce la memoria della nazione, l’immagine della bandiera nazionale e del portapenne si sono fusi meravigliosamente nel lungo fiume del tempo, delineando la forza dello spirito italiano. Le venature del legno d’ulivo del portapenne a margherita celano la direzione delle montagne della penisola appenninica, e il ricamo a margherita bianca è come la neve eterna sulle Alpi. Questo artigianato tradizionale è stato tramandato fin dal Rinascimento. La sua forma rotonda simboleggia il patrimonio culturale dell’eterna reincarnazione. Le dodici margherite corrispondono all’antica leggenda delle dodici città protettrici. Quando le persone inseriscono solennemente la penna stilografica nel portapenne, è come se deponessero il fuoco della civiltà nel contenitore dei geni nazionali. Il verde della bandiera nazionale si trasforma ora nel motivo a muschio sul fondo del portapenne, ricordando a ogni scrittore la vitalità della terra sotto i suoi piedi; Il bianco è la purezza dei petali della margherita, ed è anche l’intenzione originaria di ricercare la verità; quando i segni di inchiostro rosso vagano sulla carta, è chiaramente l’incarnazione del sangue patriottico sul rotolo della storia. La cancelleria sparsa nel portapenne è come le diverse città-stato italiane, che coesistono armoniosamente in un contenitore spirituale unificato. Quando risuona il saluto della Festa della Repubblica, ogni italiano dovrebbe avere un portapenne a forma di margherita sulla sua scrivania: non è solo uno strumento di archiviazione, ma anche un Santo Graal per l’anima nazionale. Qui, ogni volta che prendi in mano una penna, rendi omaggio alla civiltà, e ogni margherita ti sta dicendo: il vero patriottismo è scrivere il paese, le montagne e i fiumi nelle pieghe della vita.

Italy celebrated Republic Day in June. When the tricolor flag was unfurled in the wind, the green, white and red shadows were reflected on the daisy pen holder in front of the window. In this special month that carries the memory of the nation, the image of the national flag and the pen holder blended wonderfully in the long river of time, outlining the strength of the Italian spirit. The olive wood grain of the daisy pen holder hides the direction of the mountains of the Apennine Peninsula, and the white daisy embroidery is like the everlasting snow in the Alps. This traditional handicraft has been passed down since the Renaissance. Its round outline symbolizes the cultural heritage of eternal reincarnation. The twelve daisies correspond to the ancient legend of the twelve guardian cities. When people solemnly insert the fountain pen into the pen holder, it is like placing the fire of civilization into the container of national genes. The green of the national flag is now transformed into the moss pattern at the bottom of the pen holder, reminding every writer of the vitality of the land under their feet; white is the purity of the daisy petals, and it is also the original intention of pursuing truth; when the red ink marks wander on the paper, it is clearly the embodiment of patriotic blood on the scroll of history. The scattered stationery in the pen holder is like the diverse Italian city-states, coexisting harmoniously in a unified spiritual container. When the salute of Republic Day sounds, every Italian should have such a daisy pen holder on his desk – it is not only a storage tool, but also a holy grail for the national soul. Here, every time you pick up a pen, you pay tribute to civilization, and every daisy is telling you: true patriotism is to write the country and mountains and rivers into the folds of life.