in996-Margherite-in-fiore-a-tre-colori

▼

A giugno, la Penisola Appenninica celebrava ancora la Festa della Repubblica e la bandiera nazionale rossa, bianca e verde si dispiegava al vento. Questo colore, che porta con sé libertà, uguaglianza e fratellanza, è proprio come il portapenne a margherita che sboccia sulla scrivania: la base in ceramica bianca sostiene i teneri stami gialli, e i rami e le foglie verdi crescono lungo il corpo della penna, come a condensare nell’eternità il romanticismo e la tenacia che si celano nelle ossa degli italiani. La forma arrotondata del portapenne a margherita si conforma implicitamente alla filosofia della “vita completa”. Ogni tocco tra la punta della penna e la pagina è un’incisione del tempo, proprio come le margherite che sbocciano gradualmente sul corpo della penna, raccogliendo ispirazioni sparse in ordinata saggezza. La leggenda narra che quando Dante scriveva “La Divina Commedia”, mettesse sempre un mazzo di margherite selvatiche sulla sua scrivania, lasciando che il puro linguaggio dei fiori purificasse le difficoltà creative. L’odierno portapenne a margherita in ceramica eredita questo totem spirituale del “far crescere la poesia in ordine”. La fiamma rossa della bandiera nazionale incombe tra i rami e le foglie del portapenne. È il sangue rivoluzionario nella penna di Mazzini, che si è trasformato nella perseveranza dell’uomo moderno a continuare a scrivere. Quando inseriamo delicatamente la penna stilografica nel pistillo, sembra di sentire la spada di Garibaldi trasformarsi in un portapenne, arando i confini del pensiero sulla carta. I petali bianchi della margherita sono sempre rivolti verso il sole, proprio come i creatori mantengono sempre le loro intenzioni originali e custodiscono l’amore puro nell’era impetuosa. Questo giugno, lascia che la fede nella bandiera nazionale tricolore viva nel portapenne a forma di margherita. Ogni penna in esso riposta è una bandiera che rende omaggio alla storia; ogni petalo di porcellana è un messaggio: la vera libertà inizia con la dolce adesione agli ideali.

In June, the Apennine Peninsula was still celebrating the Republic Day, and the red, white and green national flag was unfurling in the breeze. This color, which carries freedom, equality and fraternity, is just like the daisy pen holder blooming on the desk – the pure white ceramic base holds up the tender yellow stamens, and the green branches and leaves grow along the body of the pen, as if to condense the romance and tenacity in the bones of the Italians into eternity. The rounded shape of the daisy pen holder implicitly conforms to the philosophy of “complete life”. Every touch between the pen tip and the paper page is an engraving of time, just like the daisies that gradually bloom on the body of the pen, collecting scattered inspirations into orderly wisdom. Legend has it that when Dante was writing “The Divine Comedy”, he always placed a bunch of wild daisies on his desk, letting the pure flower language cleanse the creative difficulties. Today’s ceramic daisy pen holder inherits this spiritual totem of “growing poetry in order”. The red flame of the national flag is looming between the branches and leaves of the pen holder. It is the revolutionary blood in Mazzini’s pen, which has turned into the perseverance of modern people to keep writing. When we gently insert the fountain pen into the pistil, it seems as if we hear Garibaldi’s sword transformed into a pen holder, plowing out the boundaries of thought on the paper. The white petals of the daisy always face the sun, just like the creators always keep their original intentions and guard the pure love in the impetuous era. This June, let the faith of the tricolor national flag live in the daisy pen holder. Every pen placed in it is a flag that pays tribute to history; every porcelain petal is telling: true freedom begins with the gentle adherence to ideals.