in997-Eterna-primavera-tra-verde-bianco-e-rosso

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A giugno, la penisola appenninica si decora di bandiere tricolori in un dipinto fluido, e le strisce verdi, bianche e rosse si allungano nella brezza, proprio come la vitalità degli italiani. Il verde è la vitalità degli uliveti toscani che si risvegliano alla luce del mattino, il bianco è la luminosità delle cime innevate delle Alpi che riflettono l’intenzione originaria, e il rosso è il desiderio ribollente come il magma del Vesuvio. In questa terra chiamata “Margherita” dalle margherite, gli artigiani incastonano le margherite eterne in scatole di pelle per biglietti da visita. L’arco allungato di ogni petalo placcato oro coincide con l’immagine eterna della “rosa bianca” nella “Divina Commedia” di Dante. Quando ci si scambia i biglietti da visita, le dita sfiorano non solo la propria identità professionale, ma anche la tenacia delle margherite che fioriscono nelle fessure delle pietre: anche se schiacciate dal cemento, guardano ancora verso il sole. Proprio come gli aghi d’argento delle sarte che si precipitarono a confezionare la bandiera nazionale durante la notte, durante il referendum del 1946, non si fermarono mai, nel momento in cui i professionisti moderni aprono la scatola dei biglietti da visita con le margherite, anche loro continuano questa delicata tenacia. Ogni biglietto da visita distribuito è un filo che intreccia ideali personali con la latitudine e la longitudine del Paese; ogni margherita splendente ci ricorda che il vero successo risiede nel raggiungere la potenza di una foresta con la postura dell’erba e degli alberi. Quando la bandiera tricolore sventola sul Mar Adriatico, ogni motivo nella scatola dei biglietti da visita con le margherite ci dice che la fioritura più bella della vita non è mai ammirare se stessi, ma rendere la terra sotto i nostri piedi sempre piena di primavera grazie alla nostra esistenza.

In June, the Apennine Peninsula is decorated with tricolor flags into a flowing painting, and the green, white and red stripes stretch in the breeze, just like the vitality of Italians. Green is the vitality of the olive groves in Tuscany awakening in the morning light, white is the brightness of the Alps’ snow-capped peaks reflecting the original intention, and red is the boiling desire like the magma of Mount Vesuvius. In this land called “Margherita” by daisies, craftsmen embed the everlasting daisies into leather business card boxes. The stretching arc of each gold-plated petal coincides with the eternal image of the “white rose” in Dante’s “Divine Comedy”. When people exchange business cards, their fingertips touch not only their professional identities, but also the stubbornness of daisies blooming in the cracks of the stones – even if they are squeezed by concrete, they still look up to the sun. Just like the silver needles of the sewing women who rushed to make the national flag overnight during the referendum in 1946 never stopped, the moment when modern professionals open the daisy business card box, they are also continuing this gentle tenacity. Every business card handed out is a thread that weaves personal ideals into the latitude and longitude of the country; every shining daisy reminds us that true success lies in achieving the power of a forest with the posture of grass and trees. When the tricolor flag blows across the Adriatic Sea, every pattern in the daisy business card box tells us that the most beautiful bloom of life is never to admire oneself, but to make the land under our feet always full of spring because of our existence.